Entomologo risponde. Edizione 2: pericolo in Giardino?
Entomologo risponde. Edizione 2: pericolo in Giardino? Farfalline dei gerani Agosto 25 Una domanda Vorrei sapere che cos’è questa piccola farfalla che ho fotografato nel giardinetto del negozio a Udine? La Cacyreus marshalli Butler, 1898 La nostra risposta La Cacyreus marshalli Butler, 1898, è stata chiamata Licenide dei gerani. E’ una piccola farfalla originaria dell’Africa australe, che si è diffusa con il trasporto merci in molti paesi dell’Europa. Sulla causa del suo insediamento, spesso fonti autorevoli, citano i cambiamenti climatici, ma senza portare alcuna prova. Di fatto la specie viveva in ecosistemi di tipo mediterraneo nell’Africa Australe. Una volta arrivata nel sud Europa ha trovato ambienti simili e i gerani, di cui si nutre il bruco, abbondanti nei nostri giardini. Io non consiglio nessun trattamento antiparassitario sui gerani, contando sul fatto che prima o poi, le nostre specie di parassiti e predatori potranno adattarsi a questa specie e riportarla all’equilibrio. Si parla anche, spero con le dovute cautele, di introduzione dei suoi parassiti specifici, dai paesi originari. del mio giardino albergano numerosi insetti Maggio 09 – Ignota Una domanda Molte persone ci hanno riferito di punture ricevute da piccoli insetti. Alcuni ci hanno portato dei camapioni dove c’erano più specie di insetti, ma in tutti c’erano questi piccoli insetti lunghi qualche millimetro. Cosa sono? Dermestidi del genere Anthrenus La nostra risposta Si tratta di coleotteri Dermestidi del genere Anthrenus. Da adulti si nutrono sui fiori sui quali non fanno danni, da larve vivono a spese di resti di animali. Sono in grado di utilizzare anche alimenti praticamente secchi, divenedo così il nemico numero uno delle collezioni di animali impagliati e di insetti. Un esempio è l’Anthrenus museorum. uno squilibrio di qualche ecosistema? Maggio 09 Una domanda Ho trovato il Suo indirizzo nel sito Esapolis, dove ho notato la Sua disponibilità a rispondere a domande dei visitatori del sito. Vorrei sottoporle le foto di un insetto che ho trovato a casa mia (III piano proprio sotto il tetto) un mese fa circa per la prima volta e giorni fa una seconda volta. Poichè non sono stata in grado di riconoscere l’ insetto (tenga presente che è in grado di volare agevolmente ed è un insetto diurno) nè di trovare qualcosa di simile su internet, la cosa mi ha destato qualche preoccupazione. Potrebbe darmi qualche chiarimento se possibile (specie, abitudini , prevenzione etc). Vanessa del cardo La nostra risposta Si tratta quasi certamente della comunissima vanessa del cardo (la si rinviene praticamente in quasi tutto il mondo): una abilissima farfalla migrante (ogni anno arriva dal sud Europa e dall’Africa) che frequenta i terreni aperti e soleggiati dalla pianura ai 1800 metri di quota. I bruchi di colore nerastro vivono soprattutto a spese di moltissime specie di piante erbacee tra cui cardi, ortiche e luppolo. In modo ricorrente ed in certi anni questa specie arriva in numeri enormi in Europa. Non è difficile immaginare che la grande piovosità che ha interessato l’Europa del Sud ed il Nord Africa e le hanno rinverdite siano alla base di questa festosa pullulazione di farfalle. Vedere una farfalla è sempre un segno positivo, ma come dico spesso, vederne una sola specie non è segno di equilibrio. Si tratta comunque di un fenomeno noto e ricorrente anche se andrebbe comunque monitorato. Trovati bruchi giganti Luglio 18 – S.Maria di Sala Una domanda Buon giorno, siamo una famiglia che abita a S.Maria di Sala(VE). Stamattina, abbiamo trovato in giardino il bruco che trovate in allegato; ora l’abbiamo messo in un recipiente di plastica. E’ un esemplare velenoso o altro? Sono specie pericolse? Sono specie esotiche? Sono specie in pericolo? Saturnia pyri La nostra risposta Quello qui segnalato non appartiene ad una specie pericolosa, dannosa o velenosa, né ad una specie esotica. Si tratta della più grande falena europea, la Saturnia del pero, o Saturnia pyri. Il colore giallognolo, originariamente verde, che tenderà a diventare marrone ci indica che il bruco che ha fotografato è pronto alla trasformazione. Il colore è dato dal precursore della seta che riempie tutto il corpo. Quindi questo bruco non si nutrirà più e cercherà un luogo adatto per filare i bozzolo e quindi trasformarsi in crisalide. Basta anche una scatola da scarpe tenuta protetta in casa. Il bozzolo deve passare il freddo dell’inverno altrimenti non esce la falena l’anno prossimo verso fine maggio. A volte capita che passano anche 2 o 3 anni prima che esca. La specie è ancora comune anche se negli spazi dove viene praticata l’agricoltura intensiva non trova alberi sui quali svilupparsi. Strane larve Luglio 21 – Marche in provincia di Pesaro Una domanda Vi scrivo dalle Marche in provincia di Pesaro. Sono un ornitologo ed ornitofilo per hobby, nonché un appassionato di caccia fotografica. Da alcuni anni allevo tarme della farina per alimentare i miei uccelli perlopiù insettivori e da qualche tempo noto che nelle casse dove allevo “le camole” vi sono le larve che Vi ho allegato, ne trovo in gran quantità’ e ho anche provato a darne alcune ai miei Codirossoni e ai tordi mutati e devo dire che ne vanno ghiotti, ma ora ho interrotto la somministrazione perché non sapendo di quale insetto siano queste larve ho il timore che possano intossicarsi. Sarei grato se potreste aiutarmi ad identificare l’insetto in questione e saperne un po’ di più nel fatto del pericolo o meno di alimentarci i miei uccelli. Aggiungo che ho notato che sono ghiotte di mele e che non amano la luce. Hermetia illucens La nostra risposta Secondo noi si tratta di larve di ditteri Stratyomidae ed in particolare dovrebbe trattarsi di Hermetia illucens. Non abbiamo approfondito la classificazione sulle foto in quanto non siamo esperti di stratiomidi e non pensiamo che per il richiedente sia fondamentale approfondire questo aspetto. Non abbiamo esperienza di alimentazione di uccelli con questa specie, che allo stato larvale si nutre di tutto incluse feci di uccelli, ma non dovrebbero esserci controindicazioni se sono state alimentate con cibi che non portino patologie agli uccelli e
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